L’altro giorno il mio amico Alberto Angrisano mi ha rivelato che sarebbe comparso all’interno della fiction dedicata a Giacomo Puccini. Non amo le fiction italiane, ma per amor suo ho deciso di vederne una puntata aspettando il suo personaggio. Quello a cui sono andato incontro è stato a dir poco disarmante. Giorgio Capitani, regista con non poca esperienza, mi ha fatto rimpiangere gli odiatissimi trash anni ’70. Il look della fiction è a dir poco ‘vecchio’. Ma attenzione, non ‘saggio’… o ‘maturo’… proprio vecchio. La regia è scandalosa. E vorrei capire perchè. Possibile che un uomo con così tanti anni di cinema sulle spalle abbia potuto girare in quella maniera orripilante una fiction che, per i temi trattati, doveva essere sinonimo di eleganza? Caro Giorgio Capitani, mi spieghi perchè hai usato lo zoom? Perchè, per quale motivo? Per quale necessità estetico narrativa? E’ così brutto che diventa ridicolo. L’uso smodato delle zoomate mi ha veramente innervosito ma non basta. La regia si limita a campo e controcampo, mezzi busti, e qualche totale ogni 20 minuti circa di film. Ignobile. La direzione degli attori è altrettanto ridicola, il doppiaggio (asincrono come se fosse un film neorealista) e le ambientazioni tutte illuminate e prive di chiaroscuri rendono questa fiction fra le più brutte della storia della tv italiana.
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- Words by: Piotr
- 2 Marzo 2009
- Tagged: rai, serie tv, tv italiana
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