Camillle è un gatto. Un gatto speciale. Io amo i gatti, come gli egiziani li adoro e, quando mia moglie mi ha proposto il soggetto di questo corto, mi sono subito innamorato dell’idea. E così l’abbiamo messo in pista. L’idea di base, quella dell’utilizzo di una villa al mare in autunno, è nata ad agosto 2008 grazie anche agli spunti di Filippo Conz mio caro amico, nonchè testimone di nozze, nonchè filmmaker, nonchè centrocampista rifinitore. Poi Eleonora l’ha elaborata e dopo qualche revisione siamo arrivati alla metà di settembre con il soggetto pronto. In un paio di sere ho scritto la prima stesura della sceneggiatura sulla quale abbiamo cominciato a ragionare sia con Eleonora che con Pacio, il produttore esecutivo. Subito ci siamo resi conto che 22 pagine di sceneggiatura non erano uno scherzo. Dopo un primo, sommario, spoglio abbiamo realizzato che i giorni di shooting non sarebbero mai stati meno di quattro e che tutto questo avrebbe avuto un costo non irrisorio. Siamo partiti con l’idea di investire 15k euro. Siamo partiti con l’idea di girarlo bene, al massimo delle potenzialità. Abbiamo contattato il direttore della fotografia, padre di un amico di un nostro amico, il quale ci ha detto: ‘Si può fare’.
Alè!
E siamo partiti. In 45 giorni abbiamo fatto tutto. Preproduzione, casting, sopralluoghi, logistica, revisioni della sceneggiatura e del piano di produzione e tutto ciò che serve. Finchè il 29 ottobre siamo partiti per l’Argentario dove, nei quattro giorni successivi abbiamo girato.
Il tempo che doveva essere disastroso ci ha regalato delle giornate splendide, con tramonti impagabili e un mare con un ‘gran carattere’. Eravamo in 17 (attori compresi) ed è stato estenuante ma bellissimo. Praticamente tutti sono tornati a casa con l’influenza (me compreso), distrutti dalla fatica ma credo, se posso parlare per tutti, con un’emozione da ricordare.
La postproduzione è stata mooolto più semplice. In casa ho tutto quello che serve per montare in full hd non compresso e nel giro di una settimana avevo la prima stesura del corto. Ventiquattro minuti! Mannaggia tantissimo! Imperativo: tagliare. E così passano le settimane: curando dettagli, sistemando la recitazione degli attori, scovando cose dimenticate nel girato, ecc… Il 13 dicembre il rough cut era pronto (con tanto di doppiaggi fatti) per essere spedito ai festival. Il 15 c’erano un sacco di scadenze in giro per il mondo. Così ho spedito. E, nel giro di qualche giorno, sono arrivato a 25 spedizioni. 4 continenti. Eleonora aveva preparato delle musiche provvisorie che sono state mixate stereo dal
Gaber. Ma c’era ancora molto da fare e il Natale, con tutte le sue feste e trasferte, ci ha bloccato. Ci siamo rimessi in pista a metà gennaio cercando di dare corpo alle musiche, di renderle al meglio possibile. Eleonora ci ha dato dentro di brutto e quello che ne è venuto fuori è un mondo fatto di carillon e atmosfere nere, ma anche di speranza e azione.
Così, il 29 gennaio sono partito per Milano con un orrido volo Ryanair (mai più) dall’orrido aeroporto di Ciampino alla volta del mix. E che mix! Cinquepuntouno! Siamo stati quattro giorni chiusi nella regia dello studio su una session di Pro Tools che aveva dell’incredibile, il Gaber è proprio un mago! Il 2 febbraio sono tornato a roma con il mix fatto. Ovviamente, testandolo su altri impianti abbiamo scovato qualche noia ma nulla che, con qualche ora di lavoro, non si possa sistemare.
Oggi è un grande giorno, quello che aspettavo da agosto. E’ il giorno della color correction. Per quanto mi riguarda è la lavorazione più bella. Adoro stare sul DaVinci (2k) e vedere come quella macchina meravigliosa sia in grado di trasformare le tue immagini… è una magia!
Vado. E’ ora.