Be happy with what you have to be happy with.

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Finalmente!

Dopo la delusione di Cars 2 e la delusione totale di Brave, la Pixar ci riprova. Purtroppo ho la sensazione che, da quando la Disney se n’è appropriata, qualcosa sia cambiato. Infatti, con questo prequel, si perde di fatto l’idea – bellissima e poetica – del finale di Monsters & Co. cioè quella per la quale era meglio far ridere i bambini invece che spaventarli. La Pixar, che da sempre aveva fatto la differenza oltre che per la maestria tecnica soprattutto per le storie che metteva in scena, si sta trasformando in una Dreamworks qualunque, prediligendo l’aspetto commerciale di un’opera ai suoi personaggi e alle loro storie. In Cars 2, ad esempio, è sparito (non si sa come e perchè) Hudson Hornet, personaggio di rara profondità, fondamentale nel primo episodio, ma che non era nella top ten delle vendite del miliardario merchandising che ha generato la saga delle automobiline animate. Stessa cosa per Sally, la fidanzata di Lightning McQueen, trasformata da personaggio chiave nell’arco del protagonista del primo episodio a comparsa spelacchiata nel secondo. McQueen stesso viene ridimensionato in un terzo-quarto ruolo senza spessore. Il tutto a favore di Mater (campione di incassi di sempre) e Finn McMissile il nuovo agente segreto che ha fatto impazzire i bambini e presente in ogni immagine coordinata di Cars 2. E se due indizi non fanno una prova ecco che arriva il terzo: il merchandising della Monsters University è già in vendita!

“In Lasseter (hopefully) we trust” verrebbe da dire.

P.s. Speriamo almeno che non sia in questo orribile formato 16:9 schiavo delle proiezioni stereoscopiche per teenager da multisala.

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Volevo dire due parole sul delirio che sta prendendo una buona parte di italiani, soprattutto di sinistra. Da elettore storico di sinistra, stufo del susseguirsi di impresentabili e di una politica vetusta schiava di una classe dirigente abietta, al parlamento, questa volta, ho votato 5 stelle.

Da tempi non sospetti seguo Grillo nei suoi spettacoli e ho trovato sempre interessante e divertente il suo modo di fare satira. La sua discesa in politica mi è sempre sembrata ovvia: era in grado di coinvolgere le folle e portava avanti tematiche di innovazione e giustizia sociale. Ma non sono un Grillo dipendente, anzi, tra tutte le cose che trovo straordinarie (nel bene e nel male) nel M5S, Grillo fa parte sicuramente di una zona grigia che accolgo con riserva.

Il M5S è sicuramente figlio di Grillo e della portata mediatica che è riuscito a costruirsi e che, a mio avviso, è il vero miracolo che c’è dietro al successo politico del movimento.

Dal nulla, tramite la rete, è riuscito ad avere un seguito di milioni di persone. Al di là dei giudizi politici, trovo questa un’autentica rivoluzione che non deve passare in secondo piano perché, come vedremo dopo, è di fondamentale importanza nel prosieguo del mio ragionamento.

Chi ha votato M5S è soprattutto gente di sinistra, giovane e che sta pian piano abbandonando la tv per la rete (non entro nel merito di questioni di qualità dell’offerta di una e dell’altra). Certo, ha preso voti anche a destra e non pochi, ma lo zoccolo duro è di sinistra. Questo – e ritorno al perché di questo post – sta mandando ai pazzi chi ha continuato a votare PD o SEL e ora si meraviglia di come mai il M5S non appoggi un governo di sinistra. Stanno impazzendo. Seriamente. Non ne vengono a capo. E non lo dico con ironia o da un posto comodo sul carro del vincitore (che poi le elezioni se qualcuno le ha vinte è stato proprio il PD), lo dico perché è un fenomeno nuovo, che non avevo ancora avuto il modo di apprezzare. Si dà per scontato che un governo vada fatto, in tempi brevi, che sia di sinistra con la (solita) zavorra dirigente e che i ‘grillini’ ci debbano stare e zitti. Perché? Perché di sì. E qui succede il bello, il mondo che si rovescia. Quando fai notare loro – attenzione: non da grillino ma da semplice cittadino – che se il M5S ha preso tanti voti è proprio perché, fin dall’inizio, ha detto che non avrebbe fatto alleanze con nessuno dei partiti esistenti, vanno nel panico: ‘non è modo di fare’, ‘ma da dove escono questi’, ‘ma come si permettono sti quattro deficienti’, e via di seguito, dimenticandosi completamente la cosa fondamentale: appunto che sono stati eletti proprio per stare alla larga dal PD e dal PDL. ‘Eh, ma per il bene del paese ora dovrebbero ritornare sui loro passi’. Come per magia il bene del paese è Bersani che governa. Come per magia la dirigenza del PD diventa la soluzione migliore. Scatta l’ansia da governo, malattia nuova. E ridono sentendo dire i portavoce dei 5S dire che loro sosterranno solo un governo a 5S. Forse per tanti, troppi anni, siamo stati abituati alla politica del mettersi d’accordo (fra pochi e per pochi). Per anni abbiamo disprezzato il governo Berlusconi per il clientelismo vergognoso che ha generato e ora, che per il 30% del parlamento questo humus viene tolto dai piedi dell’inciucio, non va bene. ‘Eh no, così non si fa’. E scatta la cosa più bella, dicevo il mondo al contrario, l’antipopulismo 2.0. Cioè combattere il populismo del M5S con altro populismo di segno opposto. E vanno, appunto, nel panico, diventano isterici. ‘Ma come? Non si sono ancora tagliati gli stipendi?’, ‘Non hanno ancora rendicontato le spese per la campagna elettorale?’ (dimenticandosi innanzitutto che quel poco che hanno speso non l’hanno nemmeno voluto rimborsato e anzi, sono stati gli unici a rifiutare fin da subito i 47 milioni di € che spettavano loro e, secondariamente, che mai hanno chiesto chiarimenti ad altri partiti prima di loro riguardo il loro finanziamento). ‘Hanno presentato un solo disegno di legge’ (affermazione senza significato alcuno al pari di ‘Hanno mangiato e dormito tutti i giorni’). Vengono osservati come dei rettili nella teca, misurato ogni spostamento che fanno e deciso a priori se è buono o cattivo. Una psicosi.

Ma mi chiedo: in tutti questi anni precedenti, mettevano la stessa attenzione nel fare le pulci così agli altri partiti?

Assolutamente no. Non gliene poteva fregare di meno perché tanto c’era Berlusconi da potere insultare per cui la governance interna del PDL o della Lega non esisteva. ‘Eh, mettono in streaming solo le riunioni che vogliono loro’, vorrei anche vedere, il loro obiettivo è quello! Ma prima che nessuno metteva in streaming nulla, come mai non protestavate?. Io ritengo questo comportamento senza senso.

Non sono acritico rispetto al M5S, ma queste reazioni nevrotiche non mi convincono per niente e anzi, mi fanno sempre più pensare di aver fatto la scelta giusta. Mi spiego. Io non vedo la politica come tifo. Figuriamoci: non vedo neanche il calcio come tifo! Ma prendersela in questo modo contro un partito politico esordiente che rompe gli schemi e impone delle riflessioni mi sa di grandissima ‘rosicata’, come quella che puoi avere per un rigore negato al 90°. ‘Il mio caro PD ha perso e quindi tutti gli altri sono brutti e cattivi’. Io cerco di essere obiettivo e di valutare il potenziale di un pensiero politico. Asfissiato com’ero – e come continuo ad essere – da una certa classe dirigente ho abbandonato ogni speranza ideologica e ho deciso di sposare un’altra cosa: il caos. Il potenziale di rottura delle lobby clientelari mi ha affascinato e ho deciso di votare per coloro che, anche involontariamente, solo perché provenienti da un altro mondo, potessero essere in grado di mandare ai matti i poteri forti.

Un voto per distruggere e per imporre un cambiamento ai partiti tradizionali che già in campagna elettorale hanno attinto a piene mani dal populismo a 5S.

Quello che mi fa ridere dell’antipopulismo 2.0 è che chi lo pratica sbaglia completamente tattica: ci sono dei temi scottanti all’interno del movimento ed è su quelli che si dovrebbe focalizzare la critica. La democrazia interna innanzitutto. Il movimento è libero o etero diretto? Basterebbe questa grande questione per criticare il loro operato ma quando viene portata avanti lo si fa in maniera farsesca, prendendo per il culo Casaleggio, facendolo sembrare un grande burattinaio che tiene per le palle milioni di italiani. Che poca stima che abbiamo di noi stessi… Le discipline economiche in seconda battuta: ci sono personalità in grado di mandare avanti un’azienda importante come l’Italia? Qui il problema è che non solo devono esserci ma devono essere anche migliori di coloro che le hanno precedute. Ma anche in questo caso si tratta il M5S come se fosse a capo di un governo e non un partito di opposizione: ci si aspetta da loro le soluzioni alla crisi quando non hanno nemmeno vinto le elezioni. Schizofrenia.

Ha sbagliato Napolitano, a mio avviso, a non dare subito mandato al M5S. Li avrebbe stanati subito e, nel caso, ridimensionati. Invece ha dato adito al tiro al bersaglio e loro, da animali da rottura quali sono, ci hanno sguazzato.

Ora io mi interrogo sul movimento. Mi interrogo su quale sia il suo significato. Certamente non appartiene alla categoria dei partiti che siamo stati abituati a conoscere finora e, di conseguenza, non risponde alle medesime regole. Che potenziale ha? Può essere veramente rivoluzionario? Farà da stimolo ai vecchi partiti imponendo loro una profonda rifondazione?  Può essere pericoloso o dannoso? Risposte non ne ho per il momento. La loro linea è molto chiara, non mi sorprende, era stata annunciata ben prima delle elezioni e la stanno portando avanti, piaccia o no. Mi vien da ridere a pensare che, negli anni precedenti, non si faceva altro che invocare un profondo cambiamento della classe dirigente e ora, che di gente nuova in parlamento ce n’è almeno per un terzo, non va bene (solo perché non è del PD). Forse questo è uno dei motivi per cui il nostro è un paese immobile, conservatore e conformista. Sono convinto che il M5S non sia la soluzione ma sicuramente è il catalizzatore di una reazione che è già iniziata e che è di fondamentale importanza perché qui l’albero malato non va potato, va abbattuto e piantato nuovamente. Non capisco tutta la reticenza e le prese di posizione perentorie contro questa gente che, alla fine dei conti, è in parlamento da quindici giorni e lo è come opposizione (forse l’unica vera che si vede in quel luogo da un po’ di anni a questa parte). Certo, non saranno tutti dei luminari ma questo per il parlamento italiano non è certo una novità, basti ricordare mortadelle, pornazzi, pianisti, Razzi, Scilipoti, Calderoli, Giovanardi mignotte, cocaina, ecc, che si sono visti negli ultimi 15 anni. Il passaggio attraverso questo frangente è obbligatorio, non ci si può astenere e non è retorico dire che i cittadini si sono infiltrati nelle istituzioni cercando quantomeno di capire cosa succede al loro interno. Probabilmente poi finiranno pure per accettarne certe dinamiche ma ora l’onere della prova dell’onestà e della comunione d’intenti spetta ai partiti storici, non a loro. Non è mia intenzione difenderli, io personalmente li aspetto al varco, quando ci saranno da prendere delle decisioni per il paese, non ho nessun tipo di ansia, tanto, peggio di così non credo possa andare.

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Sono passati sei mesi da quando ho deciso di passare da Final Cut Pro a Premiere CS6. In realtà sono passato alla Creative Cloud: il pacchetto completo delle applicazioni Adobe con licenza cloud. E' un sistema comodissimo che ti permette di ammortizzare il costo delle licenze e di avere il software sempre aggiornato.

Ho avuto modo di testare Premiere su progetti molto differenti tra loro: spot, fiction, corporate e devo dire che, fin qui, il bilancio è positivo. Certo, non faccio le capriole di gioia: l’interfaccia di FCP era e rimane imbattibile, ma purtroppo le necessità di gestire formati sempre più complessi mi hanno fatto propendere per un software che, tecnologicamente, è molto più avanzato.

Lavorare con materiale H.264 o Red 4K in tempo reale è un bel passo avanti rispetto alle ore di encoding e ai Gigabytes persi per convertire tutto in Prores di Final Cut. Il supporto dei driver CUDA è un’autentica rivoluzione. L’integrazione con After Effects è interessante, puoi aprire dei progetti di AE direttamente sulla sequence di Premiere e la possibilità di usare la permanent cache di AE ti permette di evitare l’export. Certo, in caso di lavoro di equipe, le cose non sono così semplici, ma i vari one man band che ci sono in giro ne trarranno giovamento. Adobe Media Encoder è integrato e ti permette di lavorare con agilità sul versioning (anche qui accelerati da CUDA, ovviamente se si ha una scheda nVidia sotto le chiappe).

Premiere è sempre stato un giocattolo al cospetto di FCP e Media Composer. E in un certo senso ancora lo è.

A chi interessa Premiere? Per chi ha sempre usato Media Composer non ha alcun fascino, del resto MC6 è altrettanto tecnologicamente avanzato. Un montatore Avid, che già rifiutava il metodo di lavoro di FCP, non ha motivo per muoversi verso Adobe. Premiere può interessare invece proprio chi è stato abbandonato da Apple. Perchè Premiere, voglia o no, è il software che gli si avvicina di più. Però, per diventare veramente ‘market killer’, deve assolutamente essere sviluppato da montatori (Final Cut) professionisti. La cosa più sbagliata che possa fare Adobe in questo momento sarebbe quella di voler competere con Avid sullo stesso campo. Non avrebbe senso: la natura delle due piattaforme nasce da presupposti diametralmente opposti. Deve, invece e per forza, ‘copiare’ Final Cut e allora, quella grandissima fetta di mercato di orfani Apple, si sposterà inesorabilmente verso di esso.

Ma per farlo deve prima risolvere una montagnetta di problemi.

Essendo iscritto alla Creative Cloud, mi posso permettere di tormentare Adobe con i miei suggerimenti che ho scoperto essere condivisi da molti altri montatori.

Questa è la mia personale whislist che ho sottoposto agli sviluppatori. Voi che ne pensate? Ho dimenticato qualcosa?

– Linked selection tool. This feature affects the way of working with audio and video synched clips. When enabled you work as usual. When disabled you can select video or a audio channel and edit it independently. This is really useful working with audio splits. Please check FCP.

– Split stereo tracks in timeline, one stream per channel. This is really annoying. Most of the filmmakers works with two channels of audio separated, actually two mics (boom and radio or radio and camera mic). The audio tracks should be mono and when you drag a stereo clip in the sequence TWO tracks must be occupied in order to work with the tracks you really need and get rid of the others. E.g. If I need only a the left channel I drag my stereo clip on the sequence, unlink the channels, cut the right channel and pan to the center the remaining one.  With Premiere doing this is very slow and tricky.

– Keyboard Shortcuts panel: add Save button. There is only a Save As button. If I want to update my personal setup I can’t just save it!

– Add Edit on selected clips instead of targeted tracks. Targeting mode is very Avid way of thinking. My selection must be prominent instead of my targeted tracks. E.G.: If I have 3 audio tracks and 3 video tracks and I want to perform an edit in only 2 audios and 1 video the easiest way is to select the interested clips, move the playhead to the edit point I want and cut. Why should I go to left side of my screen, select tracks and then cut? It’s a waste of time. Click to select and cut is much quicker.

– Different colors for audio and video on a sequence (or an highlighted separator). It’s really useful to have an immediate overview of what I have on my sequence. When all the tracks are ‘closed’ there is no difference between audio and video clips.

– Different color or tonality between enabled and disabled clips. It’s really hard to understand what clips are enabled and what are not. Please gray the ones disabled.

– Enabling clips. If I have to clips one enabled and one disabled and I want to switch them now I need to select the first and disable it then select the second one and enable. Why don’t doing that selecting both clips and change their status with a single command? This is really useful working with multi-mic audio clips.

– Title clips must get their names from the text inside. When I work with subtitles and I have 100 subs on my sequence I’m obliged to give a name to every sub in order to understand what is going on quickly: if I need to find quickly my sub I must go over it with the playhead. Naming a title clip is a nonsense and a waste of time. The title should get the name from the text inside. If my character says ‘Hello’, Hello must be the name of my title clip.

– Smaller font size for right click menus. Please, reduce the font of those menus, I have to scroll almost the entire screen in vertical to get the bottom choice. Maybe you can ask the users to set the font size in the preferences? (Same thing in After Effects)

– Add Search button in ‘Where is my File’ menu. When reconnecting medias went offline there should be a Search button. In most of cases files are still inside of our hard drive in a different path and need to be find quickly. Why should I put the name in the search form to get them?

– Can’t import TIFF files without extension. Why?

– Import folders and subfolders. When I have my footage on my hard drive already organized in folders and I import the top folder, I MUST find the sub folders in my project!!!

– Image sequence import in Media Browser. I can’t import image sequences in Media Browser.

– Paste attributes dialog. When I copy a clip and want to paste some attributes to another clip I can’t. It is only permitted to paste all the attributes together. When I paste the attributes I need a dialog to appear and choose what attribute to paste (motion, opacity, distort, effects.. etc…)

– JPG sequences in real time. I have a MacPro 2012 and a Quadro 4000. My 11 Mpx Gopro sequences don’t play in real time.

– In Project window codec indication. Premiere is very good because you don’t need to conform the footage. But I still need to know what footage I have in my project!! In The Project please insert a column for codec and type indication. E.G. Quick Time Movie, ProRes HQ…

– Visualize partial previews  when cancel render, the partial rendered file remains in the preview folder, why can’t I see it rendered on my sequence?

– Selection of 3-4 standard track sizes on the sequence (or a slider to control all the tracks size easily). It’s really useful to navigate the sequence to have a quick command to reset the sizes of the tracks and bring them to a preset size (smaller, small, normal, large). Every multitrack software has this feature.

– In sequences, when a clip is uncollapsed please put the opacity line on the very top. Happens very often to grab the line instead of the clip during editing.

– Collapsing and uncollapsing clips is totally unuseful, please check FCP 7 and MC behavior.

– Please make the projects lighter, faster to open and save. I use SSD raid on a 12 core Macpro and I have to wait several seconds to open and every time I save a 180Mb project.

– Open more projects at the same time. It’s really useful to move things around projects when conforming or moving from offline to online.

– In the source monitor the last frame of a clip is black. This is annoying. Please use as last frame THE last frame of a clip.

– Copying & pasting .MTS files is too slow

– Use up and down arrow keys to increment or decrement values in fields like in AE.

– Importing method: ‘by reference’ mode is better. If I delete a clip from the project it must stay in the sequence where is used. Linking things is not dummy proof.

– Why there is no audio preview of audio clips in media browser?

– Working with cinema and tv professionals means that you must be able to read all the metadata the production send to editorial. I can’t read metadata information (like ‘scene’) in audio wav files coming from the most popular audio recorders.

– The track selection tool must move multiple clips once selected, pressing shift is annoying.

– Please, autosave only if something has changed in the project. Otherwise is waste of time and space and if I leave for a couple of hours the project idle i will loose all the previous versions because of this behavior. Crazy.

– Export using previews and ‘by reference’. Why if I have a Prores sequence with Prores footage with no fx applied I must re-encode and not just join together the pieces? Please check FCP 7 behavior. Re-encoding means waste of time and quality.

 

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