Quest’anno sono stato per la prima volta al Festival di Cannes. Ho iscritto Camille allo Short Film Corner e sono partito. Cannes è il festival più grande d’Europa, non tanto per il lato puramente cinematografico ma soprattutto per quanto riguarda gli affari. Qui infatti il lato fieristico è estremamente preponderante. Ogni Nazione, ogni film commission, ogni casa di produzione ha uno stand, come al Salone del mobile di Milano, e vende i suoi prodotti che, invece essere sedie e sgabelli, sono film, documentari e qualche cortometraggio. Il meccanismo è il seguente. Ogni filmmaker che approda a Cannes, oltre a vivere di aperitivi sulla spiaggia sponsorizzati ogni giorno da qualche paese, è alla spasmodica ricerca di uno strano essere, dai tratti mitologici: il buyer. Colui che compra. Ho visto filmmaker io, che voi umani non potete nemmeno immaginare… Gente totalmente invasata alla ricerca di qualche compratore per il proprio cortometraggio. Prezzo di mercato fra i 500 e i 1500 euro. Sia per corti ‘no budget’ che per produzioni mainstream. Ridicolo, non trovate? Con quella cifra mi sarei giusto giusto ripagato la vacanza in terra di Francia… Per cui, parliamoci chiaro, per i corti non c’è nessun tipo di mercato che valga la pena essere sfruttato. I corti vanno fatti per mettersi alla prova e trovare contatti. A Cannes il mercato è ben altro. E lo si vede dalla rada di fronte all’obrobrioso palazzo del cinema. Una schiera di yacht milionari a perdita d’occhio, inaccessibili ai più e sui quali vengono prese le decisioni importanti. E imbandite le feste più esclusive. Io mi sono accontentato degli aperitivi in riva al mare che non richiedevano abito da sera e ai quali ho preso un po’ di contatti con festival stranieri ai quali spedirò Camille. Peccato che mi ci sia voluto un po’ per capire come funzionava il meccanismo. Ne faccio tesoro per le prossime edizioni alle quali arriverò più preparato. Ero abituato alla Mostra del Cinema di Venezia, che ho frequentato per otto edizioni consecutive, un festival totalmente incentrato sulla programmazione, dove la parte di mercato è rinchiusa in una saletta del Casinò. A Venezia si va per vedere i film, anche sei al giorno, a Cannes di film non ne ho visto nemmeno uno…
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- Words by: Piotr
- 26 Maggio 2009
- Tagged: camille, Cannes, Cinema
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